Adoro casa mia.
E’ un rifugio accogliente che mi somiglia.
Angoli con riviste, libri, posta e pubblicità accatastati ed angoli in perfetto ordine senza un granello di polvere.
Non potrei mai privarmi della mia poltrona rossa collocata vicino alla finestra e nemmeno del tavolino a fianco; sono compagni insostituibili per una serata di lettura o per un momento di riposo in solitudine.
La cucina che si apre sul terrazzo ultimamente profuma di piante aromatiche raccolte in giardino.
Adoro comprare oggetti e stupidaggini ai mercatini che ricordano la mia infanzia; il ferro da stiro di ghisa che diventa fermaporta, il catino e la brocca di smalto bianco che contengono la lavanda.
I tappeti erano nella casa dei miei genitori; ho negli occhi l’immagine di mio padre che accarezza Golia (il cane) sdraiato di schiena sul tappeto.
La scala di legno che porta in mansarda passa davanti alla libreria ed ai CD…quanto mi piace fermarmi sui gradini e dare una sbirciata all’ordine/disordine dei libri?!
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Di: Robbi Spaggia
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